Il Teatro delle Ombre
Ricercare, sperimentare, conoscere, conoscersi.
Dal 1998 l’Associazione Livia e Virgilio Montani si occupa di promuovere e diffondere attività di formazione della persona in particolare legate all’incisione e alla stampa d’arte, considerando il torchio come strumento mediatore per una libera espressione di sé. Tale principio, valutato, verificato e confermato nel corso degli anni, si riporta oggi all’ambito del Teatro delle Ombre che contiene nella sua natura, anche se in forme differenti, le stesse valenze. Come il foglio attraverso il torchio raccoglie un’impronta segnico-espressiva, priva di appartenenza etnica specifica dell’autore; così un muro, una parete, uno schermo raccolgono la presenza di un sé attraverso la proiezione della sua ombra nel buio. In entrambi questi ambiti,l’espressione del sé si manifesta attraverso un medium: il torchio e il buio-luce, il segno e l’ombra.
Pertanto, accanto ai percorsi raccolti sotto il progetto denominato Stamperia B come Bottega dedicati all’incisione calcografica e alla stampa d’arte, si forma il progetto OcomeOmbra la cui sperimentazione, avviata da qualche anno, principalmente nelle classi di scuola dell’infanzia e primaria, ha avuto positive risposte da bambini e insegnanti.
OcomeOmbra è un progetto che offre ai partecipanti (bambini, ragazzi e adulti) percorsi incentrati sulla conoscenza di sé. Attraverso l’osservazione, la riflessione e il gioco con la propria ombra e quella degli altri, il buio, la luce e lo spazio, si passa all’osservazione dell’ombra degli oggetti, giungendo all’invenzione di personaggi propri, resi possibili sia mediante l’uso del proprio corpo sia con silhouette appositamente costruite e inserite in uno spazio adeguato (lo schermo del Teatro delle Ombre, declinato in varie forme e misure a seconda delle situazioni e delle necessità).
Il laboratorio consente di utilizzare l’ombra come linguaggio espressivo mediante la narrazione e la rappresentazione di storie. Il laboratorio di ombre ben collabora in ambiti con problematiche di disagio e offre opportunità di esperienze espressivo-aggregative anche ad adulti.
IL TEATRO DELLE OMBRE
Forma espressiva dalle origini lontane e misteriose, non si conosce il nome del suo inventore e neppure si può sapere esattamente quando e dove esso sia nato. Un giorno qualcuno ha osservato che la luce del sole o forse di un fuoco sulle pareti di una caverna o sulle pelli di una tenda creava delle forme scure intorno alle persone, agli animali, agli oggetti, forme che potevano muoversi, trasformarsi e… diventare protagoniste di riti e di miti. Nell’ombra l’uomo ha visto, in epoche e paesi differenti, la presenza del divino ma anche il doppio di sé; con l’ombra ha celebrato riti e in essa ha trovato un mezzo per narrare. Nel corso dei secoli questa forma di espressione si è dispersa per poi essere ritrovata, rinascendo in nuova luce, proprio quella che nel XIX secolo si è rinnovata modificando il corso della storia. Con l’avvento della luce elettrica anche il Teatro delle Ombre ha trovato nuove forme, distaccandosi da quelle tradizionali, varcando le soglie della sperimentazione di nuove possibilità espressive e nuove modalità di realizzazione.
Arrivato fino ad oggi, questa forma di teatro è un linguaggio dalla grande forza di suggestione e di espressione individuale e collettiva. Unisce l’aspetto del narrare una storia a quello inventivo e manuale legato alla progettazione, al disegno e alla costruzione di oggetti, la loro manipolazione e animazione. Stimola l’invenzione e l’espressione personale. Offre a chi vi partecipa un’occasione di lavoro e di scambio di gruppo rafforzandone lo spirito di collaborazione e condivisione.
PERCORSI
Un percorso didattico e di formazione che utilizza l’ombra con le sue peculiarità espressive, la sua forza evocativa e di rispecchiamento, permette l’incontro con sé stessi e l’incontro con gli altri.
In ambito teatrale, identificata come mezzo espressivo e narrativo, l’ombra consente di sviluppare
molteplici percorsi: taluni basati sull’esperienza diretta di sé attraverso la conoscenza e l’uso della propria ombra corporea, altri incentrati sulla manipolazione di materiali volti a progettare e realizzare oggetti specifici per inventare e raccontare storie.
I percorsi laboratoriali si svolgono in uno o più incontri secondo programmazione didattica con gli
insegnanti. Salvaguardando innanzitutto il valore formativo dell’esperienza e non il risultato finale, si possono declinare in:
- attività di movimento e di espressione attraverso il corpo
- attività laboratoriali tecnico-pratici di costruzione di silhouettes e schermi teatrali,
- attività di presentazione a un pubblico di contenuti specifici (installazione, mostra, narrazione).
> Scopri la proposta didattica
> Documento dell’esperienza di alcuni laboratori del progetto OcomeOmbra
realizzati grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione Milano Policroma nell’anno scolastico 2018/19