Gli alunni sperimentano le tecniche di stampa quale strumento strategico per elaborare un progetto dell’ordinaria attività scolastica. Prima di ogni laboratorio, vengono sempre pianificati con l’insegnante obiettivi, tecnica e modalità di lavoro.
Bambini o ragazzi lavorano sia in forma autonoma sia in gruppo, operando con vivacità e interesse di fronte ad una materia nuova e quasi del tutto sconosciuta. Disegnare con punte di ferro – invece delle matite – su lastre di plexiglass – invece dei fogli di carta – rappresenta sicuramente un ostacolo che incuriosisce e disarma, ma che soprattutto alimenta l’aspettativa necessaria per arrivare alla conquista del risultato: la stampa, il libro, il poster, le tracce e i colori.
Non sempre il risultato della stampa ricalca l’intenzione ricercata durante il processo creativo, ma restituisce ogni volta quel sapore della sorpresa che spesso abbiamo sentito espresso sotto forma di un urlo: “WOW!”.
In Stamperia B come Bottega si considera “valido” il frutto di ogni lavoro perché è il risultato di un procedimento appreso per gradi; ogni “errore” è utile e talvolta anche “bello” poiché la freschezza dell’idea non si smorza in una strada predefinita, ma si verifica in una gamma di possibilità reali e sbalorditive.
L’esperienza della calcografia consente di conoscere e sperimentare i mezzi e gli strumenti operativi per raccontare e raccontarsi, ma anche imparare e scegliere la tecnica più appropriata per raggiungere il fine predefinito. Offre la possibilità di usare diverse modalità espressive: la linea, il chiaroscuro, la superficie e la composizione.
Conduce a divenire protagonisti consapevoli di un percorso artistico antico, nella realizzazione di stampe originali, libri d’arte, cartelle, biglietti augurali, che illustrano favole e poesie o contenuti concordati con gli insegnanti. È un ulteriore strumento che induce, attraverso la sperimentazione pratica, strategie nuove di approccio all’opera d’arte.